non so da che parte iniziare

"Ai giovani", racconta il pittore James Rosenquist, "ricordo sempre che i più grandi dipinti del mondo sono fatti con minerali mescolati all’olio e stesi su un pezzo di tela con un ciuffo di peli di orecchio di maiale". Spero che questa idea ti porti a fare qualche conquista pragmatica nelle prossime settimane, Cancerino. È ora di giocare con il fango e rischiare di sporcarsi, se necessario, per tradurre le tue bellissime visioni in realtà più concrete.

una cosina piu’ facile, no? eh?

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stiamo lavorando per noi

mi sono impaciugata di ceretta sotto all’ascella sinistra stamattina, e mentre ero li che tentavo di togliere l’accippccicume con un batuffolo e l’olio extra vergine d’oliva – ho l’ascella piu’ morbida dell’universo – mia mamma era sulla scala che attaccava dei piatti al muro, e mi chiedeva una pinza.
" no, non posso, ho gia la mia dose di tragedia mattutina"

e dopo mi sono dimenticata di depilarmi le gambe perche’ avevo fretta di uscire
per andare a fare installare una linea telefonica, e ovviamente il tecnico ha avuto un contrattempo e mi ha dato bidone, ma bissiamo domani mattina.

oggi distribuisco biglietti gialli conuna croce arancione sopra per indicare tutto cio’ che verra caricato dai trasportatori domani alle 8:30
e io ovviamente a metà giornata ho un appuntamento dall’altra parte della citta’.

BREAKING NEWS:
DEMA mi mandera’ dei fiori – sulle non crocs – 🙂 non vedo l’ora.

Update e coming out
Se dovessi fare i bilanci al 31 luglio, sarei contenta dei primi sette mesi dell’anno;
se iniziassi a fare bilanci dal 1 agosto starei assistendo a un trend di quelli che piu’ inaspettati non si puo’ nemmeno pensare sotto l’effetto delle peggio droga
ah, la pioggia torrenziale di oggi pomeriggio a milano e’ in buona parte colpa mia.
Il motivo non ve lo dico, ma fidatevi sono successe cose che voi umani non potete immaginare.

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bromuro subito

"la solitudine e’ una cosa triste"

ringrazio Squonk per avermi teso la mano

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fortemente associate all’estate 2

2 – alterazione del livello di sopportazione
premettendo che in ufficio l’aria condizionata è GUASTA, cio’ rosicchia al lumicino la mia capacita di sopportare stoicamente tutto il resto dello stress dato da:
guai casuali e occasionali
lavori fatti coi piedi
contrattempi evitabili usando un pizzico di cervello
compagnie telefoniche che staccano le linee senza preavviso
banche che emettono carte di credito conun mese di ritardo
impossibilita’ di chiudere baracca e burattini e scappare a tarifa immediatamente

2a – fa INVECE decisamente bene all’umore il collega amichetto che ti vede una volta ogni 3 settimane e ti dice:
"io non te lo dico piu’ se sei dimagrita, perche’ l’ultima volta mi hai sgridato. però ti vedo un gran bene"
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fortemente associate all’estate:

1- perdita totale del fuso orario vigente in italia,
in pratica tutto il ritmo circadiano si sposta in AVANTI di 3 ore:
sveglia alle 10
pranzo alle 15
cena alle 22
nanna mai prima delle 1 o 2 di notte

questo e’ quallo che farebbe il mio fisico, con punte di venerdi sabato e domenica del tipo:
nanna alle 4
sveglia alle 12
pranzo alle 16

la tragedia e’ il lunedi, quando tento, in mezzo a mille ringhi, di riallinearmi con il mondo intero.

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punti di vista

"Effettuati vari controlli sul server [linux], dai quali risultavano alcuni bruschi e ripetuti riavvii della macchina stessa, che nel complesso tuttavia non dava evidenti segni di anomalo funzionamento. "
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una cosa che va a posto

mentre ero al supermercato a fare la spesa, e’ arrivata la telefonata della banca che mi avvisa che la mia carta di credito e’ in agenzia.

uh miraculo!

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still life in remote working

capisci che si è abbassata la temperatura dal fatto che il cane dopo la passeggiata antelucana della mattina ha voglia di gocare, saltarti addosso e abbaiarti a pieni polmoni
la giornata di remote working è condita dagli ululati di pepe al telefono fisso – dopo il 2 squillo e dalla sua tempistica atavica che alle 18:00 gli impone di venire a abbaiarti tentando di saltarti in braccio per reclamare un po di attenzione, pappa, passeggiata.

Meglio della campanella o del cartellino da timbrare.

del fatto che mi e’ capitato di innescare un veloce valzer di sguardi senza avere la forza di sostenerlo
be’ ne parliamo un’altra volta.

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quella che non sei – e non sarai –

lonely planet new york
lonely planet boston
american institute architects guide new york
american institute architects guide boston
infinite jest david foster wallace
la coda lunga

prenotazione scontata per il bed and breakfast a casole val’elsa e  l’albergo a firenze

primo elenco di cio’ che non mi sto comperando on line causa mancanza di carta di credito:
e conseguente comodita’ di non doversi muovere in giro per la citta’ rovente, frugare tra gli scaffali, prendersi botte di caldo , perdere tempo andando e tornando……

– segue –
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Al Symposium – continua –

gli altri che ne hanno parlato:

antonio 1 e 2
ninna_r
deirdré 1 e 2 e 3 e 4 e 5 e 6

sara ha fatto le foto

ho apprezzato maggiormente in rigoroso elenco casuale:
le persone, tutte simpatiche e interessanti;
il distillato di mele che Carlo mi ha gentilmente “obbligato” ad asaggiare e che ho scolato fino all’ultima goccia;
il risotto con il tartufo
la panzanella con gli scampi
il rognone flambe’
il fegato all’aceto balsamico
il ramandolo
il cuoco e la sua meravigliosa cucina

un grazie a San Lorenzo

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se 9 anni vi sembrano pochi

sono almeno 9 anni che conosco internetticamente Antonio: qui le prove
🙂
di persona, incontrati la prima volta venerdi pomeriggio.

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Al Symposium

Antonio : " Certo che in tutti questi anni, ti facevo una persona piu’ seria"
Susan : " credo che tu mi facessi solo più sobria"

il menu era piu’ buono da mangiato che da stampato, i vini all’altezza dei piatti.
il Ramandolo resterà nel mio cuore per lunghissimo tempo.
Ringrazio il gentilissimo sommelier che mi ha fatto iniziare la serata in discesa con il secondo bicchiere di Franciacorta docg millesimato

per i piatti, attendo le foto di sara, che le mie senza flash sono orrende

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con il groppo allo stomaco

genova, luglio 2007
genova sempre, con la pancia

graziea Mafe per averlo scritto
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è un problema

le mutande di microfibra tagliate al laser di intimissimi mi cadono
si certo non segnano, si certo nonsi vedono, si certo non c’e’ lo spessore dell’elastico, ah guarda ancora un nanosecondo e non c’e’e piu’ nemmeno la mutanda.

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odio la mia banca -3parte

e si, mi sento un pochino presa per il culo

"a cosenza hanno problemi con l’emissione delle carte di credito"

quali problemi?
e cosa stanno facendo per risolverli?
gli si sono fusi i server?
scalpellano a mano la plastica delle carte di credito?
hanno disimparato a digitare i miei dati?
se li sono persi, fumati? saltato il data center? non avete un disater recovery? lo avete e non funziona?
li avete mandati in albania, come il catasto di padova?

"ci sono cose che non si posso comprare, per il mal di fegato c’e’ mastercard"

18 giorni senza carta di credito

chissa se posso fare una richiesta di rimborso di danno biologico per essere nell’impossibilita’ di continuare a vivere come ho sempre fatto, prenotandomi biglietti aerei del treno e alberghi on line da sola, acquistando libri e cd on line, l’abbonamento del treno per non fare la fila in stazione, la spesa della settimana pagata on line,  avendo la certezza di poter vivere come ho sempre fatto.

"ma lei quando parte?"

cosa te ne frega quando parto?
sono gia partita e sono gia tornata e poi riparto di nuovo,
devo spiegarti in dettaglio che e’ come avere le mani legate?
che a 39 anni chiedere la carta di credito in prestito a mammina e’ mortificante?
e se mammina fosse morta?
o in burundi?
resta il fatto che mi state complicando la vita e che io vi sto anche pagando per questo.

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