e ora tutti a cantare a squarciagola :)

Bring on the night
I couldnt spend another hour of daylight
Bring on the night
I couldnt stand another hour of daylight

per ora:  Bea e Max, Panduzza, e lalui

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“sono già stato qui, so da che parte spira il vento” *

mi pare tutto un brutto dejavu,
era anche stato anticipato da un brutto sogno di cui mi sono rifiutata di capire il senso,
ma ora il senso e’ fin troppo chiaro.

la prossima volta devo solo imparare a difendermi prima

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che data per piffero e’ MARTEDI 2 OTTOBRE????

ma vi pare una data?
ma vi pare un giorno fattibile?

11.04.07 Police Tour latest: New date confirmed for Turin, Italy on October 2…

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abbiamo finalmente capito che e’ impossibile esportare la democrazia?

la democrazia non e’ come i pomodori, forse e’ piu’ come il prosciutto di parma.
il prosciutto e’ ottimo, ma alcuni potrebbero non capire questa nostra passione per il maiale stagionato, quindi e’ inutile promuoverlo.
un po come provare a esportare i formaggi in cina.
in cina il palato non e’ pronto, nelle nazioni a religione islamica non e’ il caso di esportare ne il prosciutto di parma, ne il salame di felino, non c’e’ mercato.

allo stesso modo alcuni si sono illusi che fosse possibile e doveroso esportare la democrazia.
e’ inutile. il palato non e’ pronto, la cultura non e’ pronta, le menti non sono aperte.
la democrazia e’ un’idea, un po come uno stile di vita, non deve mica piacere a tutti e a tutti assieme, come le culture europee  sono maturate, ecco anche le atre culture dovranno seguire la loro maturazione e quando saranno pronte si sceglieranno la loro forma di governo.
perche’ sentire un governo che dice: il collaboratore di emergency e’ colluso coi talebani perche’ li curano ma non li denunciano
ci fa capire che concettualmente non ci siamo

che non si e’ capito quale sia lo spirito delle ong
che sfugge il dato di fatto che se e’ vero che in pratica il deficit italiano sia da imputare ai 50 milioni di euro spesi per creare il sistema giudiziario afganano, e immagino per pagare le missioni di pace all’estero, il peace keeping costante, l’abbattimento del debito per l’africa, – sto facendo volutamente un po di minestrone  –
ecco allora sarebbe il caso che in italia si smettesse di dire cosa ne facciamo del tesoretto,
semplice ci ripianiamo il deficit.
altro che togliere l’ici.

ritorniamo alla democrazia.
esportare la democrazia e’ come dare le perle ai porci.
come consolare un bambino che ha fame.
se ha fame gli serve cibo, e poi magari anche consolazione.

ma sto divagando.
la triste realta’ e’ che li c’e’ una nazione che non concepisce il diritto come lo concepiamo noi, una nazione in cui una fazione SGOZZA i prigionieri dopo essersi rimangiata la parola data per un ultimatum.
come si puo’ trattare?
come si puo mantenere il nostro livello?
e’ un livelo che loro non possono capire.
capiscono gli sgozzamenti?
allora mandiamo a morte tutti i capi talebani che sono imprigionati nelle galere afgane.
liberarli e trattare con loro ha un unico senso: fargli credere che siamo deboli.
e’ imho inutile trattare con chi non parla la nostra lingua – lingua delle idee – e non condividie i nostri concetti.
facciamocene una ragione e veniamo via dall’afganistan

e tutta la mia dolorosa solidarieta’ a emergency

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Pastiera con zenzero candito e scorza di limoni

per la pasta frolla

350 grammi di farina da crostata
150 grammi di zucchero
3 uova intere
200 grammi di burro

per il ripieno:

1a fase
un barattolo di grano per pastiera + 300 ml di latte + una noce di burro

2a fase:
500 grammi di ricotta
2 uova
250 grammi di zucchero
70 grammi circa di cristalli di zenzero candito
la scorza grattuggiata di due limoni

questo quantitativo e’ piu’ che sufficente per uno stampo da crostata alto 5 cm e di 30 cm di diametro.

si inizia dalla prima fase del ripieno:
mettere il contenuto del barattolo di grano in un tegamo con i 300 ml di latte e la noce di burro e fare sobbollire fino a che diventa cremoso, direi circa una 30ina di minuti – c’è chi aggiunge una scorza di limone  (ricetta ampiamente verificata da piu’ di una persona affidabile dei tempi d’oro di it.hobby.cucina), io per questa volta mi sono dimenticata.
lasciare intiepidire o freddare.

impastare la pasta frolla, mettendo la farina e lo zucchero a fontana sulla spianatoia: fare un vulcano e inserire al centro le uova, e cubettando finemente il burro freddo di frigo.
(ecco qui mi piacerebbe aggiungere un paio di cucchiaini di zenzero in polvere, in modo da aromatizzare anche la pasta, ma lo tengo in serbo per la prossima volta)
fare una palla con la pasta e metterla in frigorifero a solidificare.

io a questo punto accendo il forno per essere sicura che sia in temperatura quando inforno: 175-180 gradi statico.

per il ripieno:
in una terrina: separare l’abume e il tuorlo delle uova, mettere i tuorli con lo zucchero e lavorarli a crema, aggiungere la ricotta setacciata, e la crema di grano, mescolare e fare scomaprire tutti i grumi.
tagliare a cubetti piccolissimi, piu’ che si puo’ o a scriscettine sottili lo zenzero candito, aggiungerlo all’impasto assieme alle bucce di 2 limoni grattuggiate.

imburrare molto bene la teglia.
estrarre la pasta frolla dal frigo, stendere la frolla, e ricoprire la teglia, a me la pasta frolla piace non troppo sottile, diciamo sul mezzo cm.

montare gli albumi a neve e unirli al ripieno.

versare il composto nella teglia ricorperta, se si sono avanzate delle striscioline di pasta frolla – a me non avanzano mai,creare una griglia sopra alla torta.

infornate a 180 gradi per almeno un’ora, controllate se si sta asciugando al centro, se serve lasciatela nel forno spento a terminare l’asciugatura.

per la foto ci dobbiamo aggiornare a pou’ tardi. per ora è ancora in forno.

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questione di punti di vista

il genere e’ negli occhi di chi guarda

in un commento su “sorelle d’italia”

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Bloggrafie

chi sono e perche scrivo

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apertivo di grazia. le foto

aperitivo grazia  aperitivo grazia
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metti un aperitivo di sabato sera

il sabato pomeriggio e’ stata una lotta all’ultimo sangue con il vestito di seta anni 50 che ho preso settimana scorsa alla Montagnola. in casa da sola resto bloccata dentro il vestito, a causa della zip  sulla schiena bloccata per ben 2 volte. la prima volta, come in una scena da film vado a farmi aiutare dal vicino di casa, la seconda volta sgusciando come un capitone mi divincolo, al che decido di punire il vestito richiudendolo nell’armadio al buio.
Raggiungo Silvia e Ingrid per festeggiare merendando a base di cioccolato il compleanno della prima.
Trenitalia mi consegna abbastanza in orario la signora Visscontessa che mi fa l’onore di essere mia apprezzatissima ospite (il mio cane si e’ nottetempo innamorato di lei invadendole il letto e non mollandola per tutta la nottata )

Arriviamo in buon ordine e abbastanza puntuali all’aperitivo:
la villa e’ liberty,
la padrona di casa in elegante beige fiorato,
la padrona di casa non rispetta il nome che si e’ data 🙂
blogger come se piovesse, visini noti, e visini nuovi,
io che mi getto ai piedi della Vale implorandone il ritorno o almeno un post alla settimana in casella email.
Mi diverto a mettere sulle spine Lele che si chiede dove mi ha gia visto – ad esempio alla girl geek dinner di venerdi sera e al primo barcamp di milano – e finiamo per parlare di reti wifi, e altre cosette piu’ nerd che geek. Il buffet mi costringera a dieta ferrea per una settimana.

Nel dopo partita mi metto in pari di chiacchere con Alberto di Alessandria , con il signor  Succo e con Laura C. ho sognato ad occhi aperti di vedere da vicino il palazzo di Oscar Niemeyer della mondadori che e’ a a uno sputo da casa mia.

Ora mi ricompongo e scappo in Triennale Bovisa Che la Niccola e’ tornata dal giappone e non voglio perdermi i racconti delle cose bellissime che hanno la’ per le knit addicted.
non vedo l’ora che sia domani per riposarmi. 🙂

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GIRLS GEEK DINNER

venerdi’ sera, location EDA, Milano.
Arrivo in location, dopo una bella giorantina di quelle serie, registrazione, piccolo sguardo di ricognizione e subito mi metto a parlare con Bruna dello Jug , Tra le persone gia’ note vedo e saluto con molto piacere Mafe, Auro, Bho. La serata e’ veramente interessante.
Ho fatto scena muta per soggezione di fronte a Deirdré , ho rivisto dopo un paio di anni e con immenso piacere Nicole , Chiaccherato piacevolmente con Beatrice di TECHNEDONNE , Sara cuoca-blogger, LaLui che era la nostra vicina di tavolo a cena e il signor Folklore.it – mi scuso ma non mi ricordo il nome che continuava a versarci del vino bianco con l’evidente intendo di farci ubriacare 😉 – spero che sia la url giusta.
Bru mi ha presentato la sua amica bionda, che forse di chiama tiziana e che ho rivisto sabato sera all’aperitivo di grazia. e Sara Rosso con cui ho fatto troppe poche parole, ma il vino mi stava gia stendendo 🙂
Amanda e’ stata una splendida padrona di casa.
in effetti fare un po piu’ rete, e’ un ottimo modo per conoscersi meglio, e per capire che siamo meno sole, tra lavoro e tecnologia, oltre ad avere punti di vista piu’ ampi sul resto del mondo che ci circonda.

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digestione difficile

i dns di telecom stanno impazzendo, digitando www.jtheo.it nella barra delle url mi si sono aperti, nell’ordine i seguenti blog:
http://www.ilboss.net/blog/
http://www.pandemia.info/
http://eiochemipensavo.diludovico.it/
http://kayblog.splinder.com/
http://mae.splinder.com/
http://www.suzukimaruti.it/
http://personalitaconfusa.splinder.com/
http://www.axellweb.com/
http://www.estroversa.net/ – due volte, non vorrei fosse colpa del push up –
http://farfintadiesseresani.blog-city.com/

e via cosi in loop, o i dns di telecom scazzano, oppure io non ho ben capito come funziona internet, oppure jtheo ha messo una url-roulette sulla sua homepage.

UPDATE: ecco cosa è!

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dilemmi

ABITO DA COCKTAIL –  Abito per eventi di società, più corto del vestito da sera, lungo al massimo fino al polpaccio con un’ampia scollatura accompagnato da un bolero o da una giacchina. Fu inventato negli anni ’40.

la dura realta’ e’ che non ho nulla che assomigli a questa descrizione.
riusciro’ a non essere cacciata questa sera?
ve lo dico domani.
assieme al reso conto della cena di ieri. 🙂

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questa sera

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LaVale chiude bottega

mi mancherai, sul serio. come mancano le persone che ti toccano il cuore quando meno te lo aspetti.

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citizen camp

vorrei dare i miei CONTRO:

– andare al barcamp e sentire un relatore che dice:

non posso rispondere alle domande che mi fate perche’ io vi ho solo riportato una notizia interessante

ecco me lo sarei anche risparmiata,
contro il senso del barcamp, contro il senso del dialogo, se una persona, chiunque essa sia deve solo riportare un volantino elettronico, allora faccia un volantinaggio , scriva un bel volantino, e lo passi ai presenti in aula, ecco ci fa una figura IMMENSAMENTE migliore.

ergo: si dovrebbe obbligare chiunque si iscriva a parlare a capire che significato ha il barcamp.

certo detto da chi li frequenta senza fare interventi pare stupido, io almeno alzo la mano e faccio delle belle domande.

– casalecchio di reno e’ un paese che pullula di banche ed erboristerie, non una pizzeria non un ristorante,  si, lo so che c’era il buffet,  ma dopo l’alzataccia e il treno il buffet mi avrebbe fatto solo da antipasto.

pro:
tutti queli che scrivono gli altri che si cono stati, 🙂

post scrittum: ho aggiornato inserende il link all’accaduto raccontato da uno degli interlocutori, e controbattuta dal relatore – nei commenti.

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