turisti, in ordine sparso: 5a parte

– quelli – italiani – che, alle 11 di mattina, sciamano per il Village con la cartina in mano e si chiedono perchè è cosi calmo: ripassa tra 12 ore e ne riparliamo!
– quelli che tornano con un supplemento impressionante di bagaglio a mano;
– quelli che si svegliano a boston il giorno della partenza e trovano 10 cm di neve;(*)
– quelli che arrivano a roma in tshirt e vorrebbero estrarre dal bagaglio le infradito;(*)
– quelli che tornano con la felpa foderata di pelo;
– quelli che viaggiano in comitiva – circa 18, sicuramente napoletani fino al midollo –

arrivano al checkin con due colli a testa consegnati ai facchini muniti di vagoncino per il trasporto, il facchino, non sapendo dove depositare cotanto volume lo deposita di fronte al banco del checkin, fuori dalla fila delimitata dai nastri, i nostri fanno per piazzarsi davanti a tutti gli altri, e al richiamo a mettersi in fila dietro della signorina che controlla i passaporti la guardano sconcertati. dopo 5 minuti di attesa iniziano a rumoreggiare con richiami tribali che suonano come ” AO’ QUANDO APRIAMO??” . il resto della coda attendeva pazientemente gia da una 40ina di minuti.
– quelli che sono stati a ny per 3 mesi arrivando senza sapere una parola – lui ha lavorato in una cucina assieme ai messicani – dichiarano ammirazione a una ragazza : ” ti ho sentito parlare, conosci così bene l’inglese, che bella cosa parlare le lingue” ; la ragazza complimentata con fortissimo accento romano di borgata ” grazie l’ho studiato a scuola” – eh parole sante.
– quelle che vanno da gap a provarsi i pantaloni e trascinano il moroso che deve approvare il fitting;
– quelli che ordinano il caffè da starbucks e si lamentano che è diverso dal nostro;
– quelli che viaggiano in tuta;
quelli che applaudono all’atterraggio – ma segnarsi nomi e vietargli di prendere un altro aereo in tutta la loro vita? 🙂
– quelli che accendono il telefono PRIMA dell’atterraggio e che gli squilla mentre le ruote toccano terra? – idem come sopra;
– quelli che appena si tocca terra e si decelera scattano in piedi, si infilano il cappotto e intasano il corridoio per uscire e poi stanno li impiedi come dei baccala’ perche il bus non è ancora arrivato e ci aspettano 5 minuti di attesa e lo fanno con il telefono gia in mano parlando
– quelli che in fila al checkin a jfk commentano non so quale partita di calcio
– quelli che fanno telefonate di lavoro a raffica sul bus prima di imbarcarsi sul roma milano: mezza età, accento brianzolo da acerrimo lavoratore indefesso – che tristezza, siamo veramente dei forsennati.

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