l’anticorpo del pendolare

il pendolare medio ha degli anticopri grossi COSI’, si sale su un treno, e spesso ci si trova a dover scegliere dove sedersi per contrarre la malattia peggiore, il tetano, o l’allergia da polvere, io ad esempio stamattina stavo per sedermi su un sedile dove c’era un unghia tagliata.
ecco nessuno di noi poveri pendolari ha delle richieste strane, personalmente mi basta appoggiare le chiappe in su un supporto vagamente pulito. piu’ spesso mi misuro con vagoni che non vedono l’ombra di una stracciata e spolverata da anni, sedili ricopeti in tessuto blu che sono diventati ombrati piu’ o meno di marrone, polere che si vede a occhio nudo ovunque.
i bagni?
ho la fortuna di fare pochi kilometri, e non uso mai una toilette sul treno a meno che non sia un euro star, in citta’ so che nella stazione del passante di repubblica ci sono i bagni, a moneta, o almeno c’erano appena aperta la stazione. mai piu’ usati dopo allora. ma forse varrebbe la pena farci un salto a controllare.

ora marco compatisce teneramente laRaffa . e io la capisco, che spesso non c’e’e altro modi di raggiungere milano, ovvero a parita di prezzo e di sicurezza.
personalmente io covo dei dubbi sull’aumento dei biglietti dei treni solo per gli eurostar.
ora io ho un abbonamento mensile pioltello, milano piu’ abbonamento atm al favoloso prezzo di 53 euro al mese,che e’ sinceramente una cazzata. io in media faccio due tragitti in passante , andata e ritorno piu’ì due tragitti urbani sulla metropolitana.
il biglietto tra pioltello e milano repubblica costa 1,60 euri il biglietto dell’atm 1 euro, sarebbe un costo giornaliero di 5,20 euri per andare  e tornare dal lavoro

5,20 * 5 giorni = 26 euro
26 euro * 4settimane = 104 euro

il mio abbonamento costa 52 euro.

io potrei pagare anche 80 euro al mese, o al limite anche 100 se questo mi permettesse di :
– avere treni puliti – non dico nuovi, mi basta che siano PULITI-
– avere treni in orario e che la smettessero di  SOPPRIMERE TRENI A VANVERA   i treni sono spesso in ritardo, ieri alle 12:44 ero a vittuone che prendevo un treno da novara , un paio di stazioni pi’ in la’ ed e’ arrivato in ritardo di 15 minuti. spessissimo i treni da varese per pioltello vengono soppressi senza nemmeno dare una ragione.  e poi siamodiventati i signori UTENTI  io odio essere un utente. io sono una VIAGGIATRICE, UNA PENDOLARE.
– avere le macchinette per i biglietti che funzionino – a repubblica le macchinette sono fuori servizio e a pioltello ce ne sono due e sono rotte da tempo, da mesi la biglietteria e’ chiusa.

e poi smettiamola con questa presa per il culo del " vi ringraziamo per aver scelto di viaggiare con noi" con chi altro posso viaggiare?
con alitalia?

Comments

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4 Responses to l’anticorpo del pendolare

  1. Minerva84 says:

    Bè…potresti investire in un cavallo più calesse magari. In effetti anche se lo tieni male non c’è problema, pulci e zecche stanno anche sui treni e l’odore non è che sia tanto megio di quello di una stalla…

  2. typesetter says:

    No, susan, noi DOBBIAMO esseere utenti. Un utente è una persona che usufruisce di un servizio, che nello specifico è un mezzo di trasporto ma potrebbe essere qualsiasi cosa. Essere un utente significa avere il diritto di avere un servizio erogato al meglio possibile. L’utente del treno viaggia, questo lo rende un viaggiatore, ma viaggia anche chi va in auto o, al limite, a piedi. Ora, chi va in auto è un viaggiatore ma anche un utente della strada, della rete autostradale, magari, e in quel caso ha diritti specifici da esigere rispetto alla strada (manutenzione ecc.): in quanto utente non in quanto viaggiatore.

    L’alternativa all’essere un utente non è essere un viaggiatore (un utente dell’ufficio d’igiene non è un viaggiatore ma resta un utente con il pieno diritto a un servizio di prima qualità) ma un cliente. ora, un cliente è presupposto che possa scegliere. Potresti essere definita cliente qualora potessi raggiungere Milano con una varietà di mezzi pubblici, due linee ferroviarie, metropolitana e autobus, gestite da sopecietà diverse. In questo caso postresti scegelire di essere cliente della società di trasporto che ti facesse la proposta più vantaggiosa in termini di raporto qualità/prezzo della merce-servizio “trasporto suburbano”. però il trapsorto pubblico non è solo una merce-servizio: è innanzitutto un servizio PUBBLICO, ed è giusto che sia gestita da un gestore PUBBLICO unico. Del quale noi siamo utenti e quindi abbiamo diritto al servizio migliore. Se il servizio fa schifo, non possiamo scegeliere di non essere utenti, giacché viaggiare dobbiamo, quindi il esrvizio deve essere il migliore. Il problema è che non esiste un sindacato davvero “tosto” degli utenti dei servizi pubblici.

  3. pm10 says:

    se essere utente significa avere un alto livello di servizio allora ci sto. e’ che ho come l’impressione che degli utenti agli erogatori del servizio non fregi molto, intendo agli erogatori finali, ogni tanto c’e’e qualcuno che si piglia a cuore il tutto ma spesso no.

  4. typesetter says:

    Secondo te gli frega molto di iù di qualsivoglia categoria? Il problema è che come viaggaitrice tu non hai alcun diritto, come cliente hai il solo diritto di cambiare fornitore, ma di fornitori alternativi non ce n’è traccia. Solo c0me utente puoi pretendere qualcosa di più. Il problema sarebbe cominciare a organizzare tutti gli utenti del trasporto pubblico, come stanno facendo i pendolari tra Mantova e Milano, che hanno anche organizzato degli scioperi dell’abbonamento: un paio d’anni fa rifiutarono di pagare l’abbonamento mensile finché non fosse stato rimesso un treno che Trenitalia aveva pensato bene di sopprimere dall’orario. Ci riuscirono, perché si erano organizzati.

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