La dittatura del cazzo

  1. il comitato di biotetica che da parere consutivo favorevole all’adozione degli embrioni sovranumerari  "abbandonati", da parte di coppie fertili – e le sterili che hanno che non va? – e da parte delle donne single.
    donne single e adozione? cavolo pare un enorme passo avanti, lo pare fino a che on si legge la motivazione di questo parere positivo: " e’ preponderante il DIRITTO dell’embrione di vivere"
    eh? cioe’, un ventre fertile purche’ sia, non importa di chi, pur di sfornare bambini.
  2. la rosso crinita, e rincoglionita, tiziana maiolo che propone il VIAGRA a prezzo politico per i CAZZI over 70, perche’ "la sessualita’ fa parte del benesere psicofisico dell’anziano"
    scusa tiziana, allora a me la liposcultura al culo a prezzo politico no?, l’alzata di tetta alla clerbolesa che vuole fare la velina e ha 50 anni no? sai, ne va del nostro equilibrio psicofisico.
    ah, no, e’ vero, a noi solo il sostegno dei volontari del movimento per la vita, nel caso, povere fesse ci venisse, l’idea di abortire?
  3. l’altra sera alla riunione alla camera di commercio, il messaggio di Daria Bignardi, solidarieta’ a lei e alla famiglia di suo suocero, letto da Ottavia Piccolo, faceva riferimento, al travaglio e alla sofferenza del decidere di abortire e di decidere di prendere la pillola del giorno dopo.
  4. ieri sera Ferrara chiedeva al cardinale Ersilio Tonini un parere sul viagra e su cosa dire ai 70enni che ne fanno domanda- non so una cosa tipo: "sai a 70 anni e’ fisiologicamente naturale che non si rizzi piu’ quindi fattene una ragione, rassegnati?"
  5. Livia Turco, e Rosy Bindi che hanno evidente mente preso una botta in testa di troppo, e propongono uno stipendo per le donne che rinuncino a abortire, per sostenerle – SOSTENERLE??????- durante- DURANTE??- la gravidanza.
    "<<è concesso» un assegno mensile di 250 euro «entro il limite complessivo di nove mensilità» a decorrere dai 90 giorni successivi alla data di inizio della gravidanza."

La donna non ha bisogno di una una tantum durante la gravidanza, le servono misure STRUTTURALI ben piu’ incisive tipo:

  • asili nido a prezzi decenti, con orari tali da poter permettere a una donna che sta in ufficio dalle 9 alle 18 di portare e andare a riprendere la creatura, senza bisogno di fare affidamento su nessuno, perche’ non si e’ mica obbligate ad avere, una nonna, o un marito, o un’amica disoccupata, o una vicina gentile.
  • contratti di lavoro part-time, la certezza di ritrovare ilpropio lavoro con le medesime mansioni e stipendio una volta tornate dall’astensione obbligatoria, flessibilita’ di orario, un piano regoaltore degli orari della citta’ fatto bene, – che la Bonfiglioli e il resto del gruppo sono quei 20 anni che fanno studi pagati dal comune di milano, e mi chiedo a quale scopo?
  • una politica dei prezzi degli affitti che li mantenga a livelli civili.
  • scuole decenti, con tutti gli insegnanti di supporto che servono, e non solo per la meta’ delle ore necessarie

ho questa spiacevole sensazione di regressione a una fase ancestrale, mi viene i mente mia nonna, nata all’inizio del secono scorso, la quale, considerava le nipoti solo se avevano un maschio al loro fianco. hai un uomo che ti legittima? sei ok? non hai un maschio che ti degna di attenzioni? allora vali meno di una cicca. indovinate io in quale categoria ero sempre?
non solo, il cazzo ha diritto di svettare oltre il limite della naturale vivacita’ biologica, e l’embrione pare dotato di diritto propio in quanto senza sperma non esiste. certo. ma senza ovulo non esiste parimenti, e parimenti con l’ovulo ma senza utero siamo di nuovo a capo.
quindi potremmo dividerci la prerogativa di diritto di decisione in 3 parti uguali, e se due parti decidono che no, non si va avanti, be’ credo che qualcosa voglia dire no?
invece no.
ci crescono come delle perfette educande, che non devono stare con le gambe sbracate quando indossano la gonna, poi si deve essere brave a scuola, comprensive con tutti, servizievoli, educate, mi raccompando niente parolacce, che stanno male in bocca a una donna. e poi il lavoro, che coi prezzi di oggi con uno stipendio non ce la si fa, e si deve essere carine, belline, con il cervello centrifugato da anni e anni di fotomodelle, magre anoressiche irraggiungibili, cocainomani, tavole da surf con tettte siliconate piantate sopra, culi perfetti piu’ sodi del marmo, intelligenti, ma strafighe, prima il lavoro e poi la palestra, e poi il trucco, ogni 3 mesi una nuance di ombretto differente, e ogni 12 mesi buttare tutto via, ci rendono delle perfette ottime consumatrici, ci sentiamo sempre indietro, mai all’altezza, ci instillano un perenne senso di inadeguatezza,  sempre alla ricerca del parrucchiere perfetto, sempre alla ricerca del reggiseno perfetto, perche’ si deve essere perfette, come la modella, come la velina, come la ultima cogliona pronta a ritoccarsi le tette dopo i 18 anni pur di fare un calendario di max e mettere dei soldi, per farsi una famiglia. insomma delle nevrotiche pure.

ah si l’ultimo must: la famiglia, strafige perfette che devono anche avere desiderio di sfidare la forza di gravita’ coi loro pancioni esibiti in ogni dove, da demi moore in poi sulle prime pagine delle riviste, e quindi mogli, e quindi amanti, capaci di fare pompini royale degni della piu’ affermata professionista di amsterdam.
e come non farci avanzare il tempo per ramazzare anche le stanze?

si, cioe’ se ci sono altre cose che pretendete dalle donne, voi geni del marketing, anime ispirate di 70enni politiche becere e insoddisfatte da mancate scopate, chissa cosa altro pretende da noi il clero? non so la abiura completa della nostra capacita’ di ragionare? e gli uomini che preferirebbero che fossimo tanto meno competitive, tanto meno pretenziose, che la si desse via con fare piu’ sportivo,
non so, diteci cosa altro volete che si faccia, che noi sicuramente prenderemo in considerazione la cosa e poi vi mandremo sonoramente AFFANCULO!!!

Comments

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27 Responses to La dittatura del cazzo

  1. Minerva84 says:

    Anch’io non posso che condividere. Sono spaventata, molto, da come le cose si stanno mettendo per noi donne.Sembra che il tempo si sia messo a scorrere al contrario qui in italia e che ci sia un regresso mentale totale. Però mi fa piacere vedere che le donne ci sono, sono presenti e coscienti…forse si può impedire il peggio. Se ti va di dare un’occhiata ho aperto un blog in difesa della legge 194…solo così se t’interessa.

  2. utente anonimo says:

    chapeau. [Ja]

  3. utente anonimo says:

    ‘azzarola! mi inchino e ti linko.

    AmicaN

  4. AmicaB says:

    Questo lo stampo e lo appendo!!!

  5. typesetter says:

    Linkato su Zia Rebecca. E torno a dirti che se vuoi ti apriamo l’account.

  6. utente anonimo says:

    io non oso chiederlo l’account ma se ritenete che io sia da accountare, accountatemi che io non ve ne faro’ pentire 🙂

    susan non loggata

  7. utente anonimo says:

    amiN E B commentate, aggiungete, che piu’ teste assieme pensano meglio 🙂

  8. ti accounto subito. e imparo a memoria questo post.

  9. cioè, non ti accounto perché ho dimenticato la password!!! (me tapina) può farlo qualcun’altra? sì?

    kiti

  10. utente anonimo says:

    sigh…

    AmicaN

  11. utente anonimo says:

    Pagare un po’ meno il gas no? A gia non fa audience!

    john

  12. typesetter says:

    Kiti: La password per postare?! Non la puoi richiedere?

  13. pm10 says:

    j: pagare un po meno il gas, certo e anche avere trasporti pubblici migliori. 🙂

  14. Se una determinata politica sociale non è attuabile per costi o maggioranza politica, è così sbagliato cercare di ottenerne almeno una parte, per quanto piccola sia?

    (Sul maketing non mi pronuncio, non sono pratico)

    #6

  15. typesetter says:

    #6: non ho capito quale sia la parte a cui ti stai riferendo? Se è il bonus, ti avverto che sono pronta con il pippone in canna sul perché il bonus non è uyn apiccola parte di una politica favorevole verso le donne bensì una grossa parte di repressione antifemminile travestita da misura paternalisticamente bonaria.

  16. typesetter: prego, non mi preoccupano i pipponi.

    (in quanto al blog che ci sta ospitando, se lo desidera spostiamo la litigata dalle mi parti)

    #6

  17. pm10 says:

    si piu’ che altro sembra un noleggio per una utero in affitto e un calcio in culo dopo che tanto l’hai sfornato e ti resta una vita complicata da vivere.

  18. typesetter says:

    Susan è stat amolto sitetica perché quella è parte delle csoe che volevo scrivere. Comunque, il problema è che una misura eccezionale è al contempo più costosa e meno efficiente di una misura strutturale. per farti un esempio pratico, Se prendi quattro future madri e dai loro 350 euro al mese, non ci campano, ma se prendi quei 1400 euro al mese e ci paghi un’istruttrice di nido, che può provedere fino a 8 bambini, avrai speso la stessa cifra per offrire un servizio non a 4 ma a otto madri + figli e in più avrai creato un posto di lavoro. Poi c’è la questione che un sussidio (temporaneo) alla madre non serve a risolvere i problemi delle donne, anzi quei 250 o 350 euro al mese non fanno altro che ingabbiare ulteirormente le donne nel ruolo univoco di madri e oltretutto madri sotto tutela, come se non fossero in grado di tutelarsi da sole. Le donne non hanno bisogno di mimsure tappabuchi per facilitare loro la maternità. Le donne hanno bisogno in generale (e anche gli uomini! Non scordiamoci che un passo avanti delle donne ha sempre e comunque una ricaduta positiva anhe sugli uomini) di modifiche strutturali in ambito sociale e lavorativo. La misura proposta dalle parlamentari dell’Unione non mete il dito in nessuno dei problemi strutturali. GLi stessi soldi sarebbero meglio spesi come premio alle città che compiono finalmente dei passi concreti nella revisione degli orari, dei tempi di vita. Perché non usarli per sovvenzionare asili e nidi che si organizzano per poter tenere i bambini dalle 8 di mattina alle 8 di sera? Oppure usarli come fondo per uno sgravio fiscale alle aziende che inizino (lameno in quegli ambiti dove questo è possibile) un serio programma di orario flessibile o di job sharing? O anche solo per quei comuni ed Enti che ralizzano un piano degli orari che permette al publico di avere il servizio anche due mattine la settimana dalle 7;30 in poi (in questi giorni si esce alle 3), un paio di pomeriggi fino alle 19;30 (in questi giorni di entra alle 10;30), un giorno la settimana con orario continuato e magari un sabato al mese. In questa maniera, quanto verrebbe facilitato il rapporto tra cittadini (e soprattutto cittadine) e istituzioni? Senza spendere di più di quanto si spende per questo vergognoso e paternalistico “bonus maternità”.

  19. kzissou says:

    proprio un gran bel post! mi unisco a minerva84

  20. Sorry, non mi sono firmato

    #6

  21. typesetter says:

    #6:dietrologia un paio di coglioni, rispettosamente parlando. Dietrologia un paio di coglioni che girano a elica gonfiandosi perché questo è un film che abbiamo visto e stiamo vedendo da almeno una sessantina d’anni. Quanto alle misure strutturali, se in questo paese non si fanno dobbiamo prendere su, incartare e protare a casa o cominciare a revclamarle. Quanto alla flessibilità, lo so che si chiama così, non ho bisogno che ti me ne indichi il nome. Comincia inceve a indicarmi una qualsais amministrazione locale italiana che ne abbia_seriamente_ fatto una sua politica e sarò più contenta. (Per inciso, la mia amministrazione locale ne aveva fatto vagamente una sua politica quando era sindaca Bassoli; poi è arrivato l’attuale presidente della Provincia di Milano Penati e gli orari sono tornati rigidi. Ragione in più per cui l’ho votato malvolentieri.)

  22. vb says:

    Mi hai fatto venire voglia di scriverti lo stesso sfogo dal punto di vista di un maschio (implacabilmente single). Ma penso sancirebbe solo la frustrazione di entrambi i sessi verso una società che rende difficili i rapporti umani mediante la generazione di aspettative irragionevoli.

  23. Frick says:

    Tutto quello che scrivi è condivisibile in al 100%, come pure l’incazzatura.

    L’unico limite è che non devi scrivere ‘donna’, ma essere umano. Pensi davvero che per un uomo sia molto diversa tutta la questione ?

    Sono diverse le pareti, ma la gabbia è la stessa.

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