la colpa è, ovviamente solo nostra.

prendo spunto da questo post di Auro.

tengo a precisare che non e’ un post rivolto a quei signori di cui parla lei, che io non conosco, non ho mai visto e probabilmente non conoscero’ mai, quindi nessuno prenda il mio post come un attacco personale che non c’è n’è l’intenzione e tanto meno il bisogno.

post:

ci sono uomini che sono tra i 30 e i 35 o poco oltre che si scelgono donne piu’ giovani.
La colpa e’ la nostra, di noi donne che abbiamo superato i 30 e i 35 o siamo poco oltre, abbiamo la colpa di essere cresciute.
Perche’ con noi i trucchetti, i motti di spirito, le sorprese dei 20 anni non attaccano piu’ ( li abbiamo gia visti enne volte e li conosciamo a mermoria ). insomma per trattare con noi serve piu’ attenzione.
Ci sorprendiamo -?- perche’ i coetanei preferiscono donne piu’ giovani e ci dimentichiamo il fascino dell’energia pura, dell’innocenza, un po come – scusate il paragone profano dice la Dooce quando parla di sua figlia – qui il pezzo del post riportato dalla vale – come si avesse l’opportunita’ di vedere il mondo con gli occhi di chi ci scegliamo, e assorbirne l’energia mentre ci vive vicino e ci rende partecipi delle sue passioni, delle sue idee delle sue scoperte.
insomma, lo stato nascente, nulla di nuovo.
Perche’ over 30 gli uomini e le donne sono uguali, hanno le stesse stanchezze, hanno preso le medesime musate, e siamo cresciuti, perdendo freschezza e leggerezza. Abbiamo gia letto libri, visto posti, viaggiato, sognato, abbiamo acquistato la nostra forma e siamo molto meno plasmabili, e in moltissimi casi abbiamo imparato a stare molto bene con noi stesse senza soffrirne – egosintonia/egosintonico .
E’ diversa la scelta dello specchio in cui ritrovarsi, e’ diversa l’esigenza di avere qualcuno dello stesso livello vicino. E’ come quando si gioca a tennis, un partner al medesimo livello di bravura esige che noi si giochi con concentrazione e impegno, con un partner meno bravo ci possiamo permettere di giocare in scioltezza, il grado di competizione sara’ piu’ stemperato.
Gli uomini se vogliono un partner al loro stesso livello preferiscono un uomo, cosi da avere accesso libero alla gara di rutti durante la partita 😉
Un compagno piu’ giovane e’ una tavolozza coi colori da stendere, si puo dipingere assieme a lui-lei il panorama che e’ di fronte ai suoi occhi il suo entusiamo una ricarica continua.

e la colpa di tutto questo?
E’ solo la nostra, ovviamente, ormai incapaci di fare vedere che la consapevolezza e’ un pregio, e che abbiamo la medesima voglia di vivere e giocare, non sappiamo comunicare le nostre passioni, le nostre gioie, siamo state cosi brave da crescere e migliorarci e non serve a nulla, siamo indipendenti e zero caga cazzi, e non serve a nulla, non ritelefoniamo ansiose la mattina dopo, e non serve a nulla.
gia’
e se invece e’ che non esiste nella grammatica sentimentale dei 30, 35 enni una donna capace di essere compagna e senza sindrome del nido vuoto, una volta raggiunti i 35,
perche’ diciamocelo sinceramente, la VERA differenza e’ il panico che c’e’e nella testa di un uomo quando vede una bella 35 enne single davanti a se e pensa:
CAZZO E SE LEI POI VUOLE UN FIGLIO?
   
e il maschio scappa a gambe levate ANCHE per questo.
con la 25enne ha 10 anni di piu’ di margine.
e noi questo veramente e’ l’unica cosa che non possiamo veramente dargli,
NEMMENO SE LO VOLESSIMO.

Comments

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5 Responses to la colpa è, ovviamente solo nostra.

  1. io girerei la frase nell’altro senso. Perché una fanciulla venticinquenne vuole stare con un uomo trentacinquenne, e non un un fanciullo venticinquenne?

  2. typesetter says:

    Mau, diciamo che la risposta non mi interessa, non sono mica un ragazzo 25 enne 🙂

    susan

  3. utente anonimo says:

    .mau.: e se una ragaza ventenne a suo tempo fosse stata attratta soprattutto da uomini dai trentacinque in su? E non perché offrivano stabilità economica ma perché parevano più solidi degli scipiti ventenni che aveva in giro: più forti, più consapevoli, più adulti. Certo, magari quella ventenne era un po’ sui generis e di testa già trentenne.

    Sue: non solo “E se vuole un figlio”, ma anche “e se vuole un impegno”. non è solo questione di prole, è timore di doversi prendere delle responsabilità in prima persona, per quanto condivise.

  4. e se invece mia nonna avesse (avuto) le ruote non sarebbe (stata) una splendida bicicletta?

  5. Error says:

    in effetti ho bisogno di commentatori anonimi come un pesce ha bisogno di una bicicletta

    😉

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