il dito nella piaga.

"Da allora mi son chiesta a volte, cosa direi a mia figlia se mi chiedesse mai "come faccio a sapere se è l’uomo giusto?"

Ho deciso che c’è solo una cosa che potrei dire a mia figlia, e anche ai miei figli, se mai mi chiedessero cosa significhi sposarsi, o comunque scegliere una qualsivoglia via definitiva di stare con una persona.

Sappi che gli/le doni la tua vita.
Gliela metti in mano.
Decidendo di condividerla, gli regali la tua.

Eccerto che lui/lei ti regala la sua.
Ma se devo esser mamma e darti una risposta da mamma, allora penso solo a te.

Gliela doni, con fiducia appassionata.
E se mai, per qualsiasi motivo, scoprirai che lui/lei non ti rende felice, finirai per ritrovarti incazzata con lui/lei, ma incazzata sul serio, perchè la vita non è un regalo che si tiene in un armadio pronto per il primo riciclo utile.
E’ IL regalo."

Comments

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3 Responses to il dito nella piaga.

  1. Novocaine says:

    è esattamente quello che vorrei sentirmi dire da mia madre…

  2. typesetter says:

    È esattamente il contrario di quello che pensio io, del mio atteggiamento. per me un’unione è un momento in cui si accetta volontariamente (e necessariamente in manier temporanea) di aprire una prte della propria vita a un’altra persona. Ma la vita è mia e me la tengo ben stetta, esattamente come non sono disposta ad accettare che altri mettano più di un angolo della loro vita nelle mie mani. Insomma, non è possibile condividere quello che non si ha (e non si controlla) e se un’unione è una condivisione, di necessità dobbiamo innanzitutto appropriarci della nostra vita per poterla condividere.

  3. pm10 says:

    e’ avere fiducia in qualcuno che sai che vuole le stesse cose che vuoi tu. non esiste per sempre. esiste condividere un viaggio, un progetto, un percorso. e dovrebbe esistere di volerlo in due. in contemporanea. e non a istanti si e decenni no. non rinuncio a quello che sono. ma ci sono cose su cui non si puo andare avanti e indietro. ci sono scelte che una volta prese provocano dolore estremo a doverle negare. scelte che ho fatto perche volevo. non perche nessuno mi ha costretto. scelte che mettono in discussione tutto quello che io sono ora e che saro’ anche domani.
    e’ la fiducia che e’ stata tradita.

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