questa mattina sono stata svegliata dalla debolezza dall’interessante dibattito mattutino di OMNIBUS su la7, erano presenti: Chiara Saraceno – mia personale eroina di oggi – Buttiglione, Rodotàil ministro Livia Turco e altri.
ecco, vorrei riuscire a scrivere qualcosa di argomentato, ma non ne ho la forza, non riesco ad avere una posizione che non sia fortemente emotiva su un argomento cosi importante, e che cosi tante ottusità svela.
vorrei solo provare a dire che il corpo delle donne è una nazione che gli uomini non potranno mai capire, i nostri ritmi ormonali sono diversi, che qualcosa possa crescerci dentro e possa cambiarci, gli uomini non lo potranno mai capire, potranno fidarsi delle nostre parole e credere quello che noi raccontiamo – ed esistono, lo so per certo che esistono uomini cosi e io gliene sono infinitamente grata, altrimenti finirei per odiarli tutti.
non riuscirò mai a capire perchè bande di vecchi parrucconi siano pronti a affermare che l’autodeterminazione di una popolo sia BENE, mentre l’autodeterminazione del singolo è un MALE.
vado in prestito di parole:
“E’ una questione che riguarda la natura stessa del potere, e del suo stabilimento. Antigone – l’etica, insomma – non è che l’indefinizione che oltrepassa ogni stabilimento del potere. Essa è il fuori-legge – ma un fuori che è definito, recintato, conchiuso, dal potere. Antigone è la forma fluens che il potere, come lo sguardo di Medusa, vuole fissare – la chora – la materia informe – su cui il potere si esercita. Esercitandosi, il potere produce verità: verità che potrebbe essere raffigurata come i solchi prodotti dal potere sulla materia. (Ma la materia resiste. E reagisce).
Il potere produce verità – e la produce sul corpo di Antigone. E Antigone è una donna.”
e ancora:
“E’ a mio parere necessario avere chiara la portata dello scontro che si sta giocando oggi. Se è vero che la questione dell’aborto è una questione che riguarda la natura stessa del potere, e del suo stabilimento, allora il tentativo dei clericali insieme agli atei devoti è il culmine di un’offensiva che negli ultimi trent’anni ha segnato l’arretramento dei diritti conquistati nel secolo ancora precedente. Il potere che definisce il vero, stavolta, vuole far presa dentro il corpo di Antigone, rastrellare ogni residuo di resistenza, imprimere il suo marchio su ogni resto. Per questo, oggi ancor più di due anni fa, è necessario produrre resistenza. La resistenza del corpo di Antigone alla Parola di Creonte.”
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credo perchè l’autodeterminazione di un popolo può anche essere veicolata per la realizzazione degli interessi di un singolo, a differenza dell’autodeterminazione del singolo.
bella risposta, silvia. 🙂
mi dà da pensare.
anche se nella mia testa c’è un filo rosso che lega “schiavismo, societa patriarcale, e negazione di diritto ai non maschi dominanti” che non riesco ancora a sciogliere razionalmente.
Chiara Saraceno è una mia eroina da quando ho preparato l’esame di sociologia della famiglia, studiando su uno dei suoi testi.
http://www.internetbookshop.it/libri/Saraceno+Chiara/libri.html
All’università sono andata ad alcune lezioni di Chiara Saraceno anche se non avevo l’esame nel mio piano di studi. Gran donna – e piuttosto stronza, il che spesso è un pregio.
@Viridian , se un uomo è stronzo è un figo, è un combattente, insomma uno tosto – quindi un pregio. Se una donna è stronza è una straccia cazzi, una rompiballe, una che non sta mai zitta – un difetto.
per me lei è tosta , e poco politicamente corretta, e consideriamo che queli che si potevano convincere con le buone li abbiamo gia convinti, e se gli altri servono le maniere forti, be allora avranno quello che serve.