frontiers of interaction III

ringrazio anzitutto il nimesulide che mi ha salvato a meta mattinata da un atroce mal di testa,
dell’evento ne hanno gia parlato, e live bloggato ieri:
David Orban , Alberto D’Ottavi , il sito di frontiers of interactions 😉 e su technorati

sono rimasta rapita, interessata, estasiata, e ho anche fatto le fusa – l’rfid per uso personale, sta tra l’affascinante e l’inquietante , anche se per ritrovare le cose che semino in casa forse mi basterebbero una serie di devices che rispondano a un fischio
la lettura dell’architettura in second life, tra Libeskind – la sua architettura decostruita pare totalmente futuristica ma viverla da dentro e’ assolutamente suggestiva -, Hundertwasser – che a livello di emotività e giocosità nell’architettura ha molto da insegnare a tutti, e Las Vegas – vista dal punto di vista di Robert Venturi che in "imparando da las vegas" spiega il valore della superfetazione in architettura e del valore estetico dell’impatto emotivo scollandolo dal valore sttrutturale e compositivo.

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