a undici metri dalla…

a undici metri dalla fine
eri li’ davanti a me, e dietro di te il lago.
piatto e grigio come il lago di lugano sa essere, in fondo a sinistra, gialla, sull’acqua la luce riflessa dal modellone del san carlino.
11 metri ci separavano, ci avevano sempre separati, affollati dei tuoi silenzi
affollati dei tuoi non so

a undici metri dalla fine di sguardi, di notti rubate, di viaggi alle 5 della mattina per riguadagnare ognuno la sua soglia,
a undici metri dalla fine del desiderio di fondersi, di parole raccontate, di passato e dei tuoi pazzi progetti per il futuro. in quegli undici metri c’era anche il figlio che mi chiedevi….

a undici metri dalla fine, quando quello che dovevi fare era solo decidere di camminare verso di me, tu hai deciso di rimanere fermo.
io non potevo percorrerli per te
soprattutto non era per me che dovevo percorrerli….
ti avevo gia dato troppo era tuo il turno non tanto di dare, ma di camminare….
eri a 11 metri da quella che dicevi essere la tua fine, il tuo fine, il tuo desiderio.
ma hai deciso di rimanere fermo.

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