Tag Archives: mondi paralleli

entropia – ovvero sostituite con il nome del mio capo.

prendi il treno delle 8:40 – wow sei in tabella di marcia sai gia che stasera tirerai tardi in ufficio mancano 30 pagine alla fine del libro che stai leggendo passante, metro’, scendi e ti fermi qualche minuto a finire … Continue reading

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londra, gennaio 2007

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anche le cose piu’ belle finiscono….

ieri sera ho visto su fox gli ultimi due episodi ever di   WILL E GRACE , sniff. poi mi sono messa a flirtare con il mio will e sono tornata a sorridere. 🙂

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quella lacrima sulla tua guancia

mi guardavi e avevi una lacrima sulla guancia i capelli neri e tantissimi, la pelle liscia e bianchissima e quegli occhi scuri , grandi. erano anni che non mi venivi a trovare, e sei venuto da me con una lacrima … Continue reading

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30 settembre 1 Bar Camp a milano

potrei iniziare a dire che mi e’ piaciuto associare visi a url, vedere qui persone che conoscevo altrove, rivedere amici, che l’aria era bella, e che era ancora estate, che le idee sono linfa e che ho una to read … Continue reading

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“e’ colpa mia che ti ho distratto”

ho ammaccato l’auto, ho tremato come una foglia. entrambi stanchi, sguardi rari ma intensi. sorrisi pochi ma sinceri. "per le mozzarelle mi sacrifico" il senso di ieri sera e’ tutto nel groppo che ho allo stomaco. sciogliere i nodi ascoltando … Continue reading

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“girati e guarda come piove”

gli occhi sono sguardi le labbra sorrisi, risate e baci le mani i loro nervosi movimenti, un ponte nello spazio e carezze il cuore la vita lo stomaco le emozioni la voce una modulazione che accarezza l’anima il bacino l’ondeggiare … Continue reading

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Vacanza: mondi possibili, tra il dire e il fare

la campagna e’ calda in casa c’e’ quasi buio, filtra solo il sole dalle persiane, una volta che gli occhi si sono abituati anche abbastanza luce per leggere. fuori nel caldo mi spingi in piscina vestita, giochiamo e ridiamo come … Continue reading

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sotto alla pioggia

“adesso smetti di mangiare pane burro salato e marmellata di lime e di fare le briciole sulla scollatura della mia maglia (con me dentro), che devo fare la valigia.”

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